Elena Santarelli ospite a Domenica In parla del suo nuovo libro "Una mamma lo sa", che racconta della sua esperienza di madre accanto al figlio Giacomo nel terribile percorso della sua malattia. Elena sottolinea che non è l'unica ad aver avuto questa forza: «Sono tante mamme forti, siamo tante, io sono solo un veicolo».
Mara chiarisce subito che il ricavato del libro andrà copletamente al progetto Heal, il cui capo è l'oncologa del figlio Giacomo, sottolinendo che la Santarelli non ha alcun interesse economico dalla vendita del libro: «Con quello che ha passato non può subire anche la stupidità degli hater sui social». Elena ricorda l'operazione del figlio: «È stato un intervento molto lungo, di 14 ore, non mi vergogno di dirlo ma ho preso delle gocce per stare calma, anche perché venivo da 5 giorni precedenti in cui non ho né mangiato, né dormito. Ho consegnato mio figlio, come molte delle mamme fanno, a dei medici in sala operatoria e non sapevo se lo avrei rivisto e come».
La Santarelli spiega di aver voluto scrivere il libro sia per aiutare la ricerca, sia per far capire alle persone cosa avesse provato, soprattutto agli haters che l'hanno accusata sui social. Poi hiarisce: «Ora sto meglio, sono felice di vedere Giaomo che sta recuperando forze, chili ed energia, ma la verità è che non credo dormirò mai più serena». Elena poi ricorda che una grande ancora di salvezza è stata la sorella di Giacomo, Greta, che era troppo piccola per capire ma l'ha aiutata tanto con i suoi sorrisi.
Quando Giacomo è guarito hanno fatto un viaggio in tre a New York, a Disneyland, proprio dove il figlio aveva chiesto di andare: «È vero che la malattia interessa tutta la famiglia, ma il tumore è stato un viaggio che ha interessato me, Bernardo e Giacomo, così abbiamo voluto fare simbolicamente insieme noi tre». Poco dopo arriva il messaggio della dottoressa che ha curato il figlio durante il quale la Santarelli non riesce a trettenere le lacrime, così come durante il messaggio delle mamme che insieme a lei, con i loro bambini, hanno vissuto e vivono il calvario della malattia dei loro figli.
Poi Elena ammette che sta seguendo una terapia, un supporto che è per lei indispensabile, visto che dopo la lunga battaglia con Giacomo al tumore ha avuto un crollo psicologico: «Prima andavo in ospedale anche quando non c'era mio figlio, per fare coraggio alle mamme, ora vado solo se serve a Giacomo, ho deciso di pensare un po' a me stessa, sono molto fragile in questo momento, devo riprendermi e poi quando starò bene posso tornare in quel reparto e continuare a supportare quelle mamme».
Mara poi chiede di Bernardo e come hanno vissuto questo grande dolore: «Abbiamo avuto momenti di tensione, ma sono passati velocemente perché c'è comunque un grande amore». In diretta poi arriva il messaggio di Bernardo in cui si complimenta con Elena: «Sei una donna con la d maiuscola, che in un momento di grande dolore ha trovato il coraggio e la forza di aiutare gli altri con grande generosità».
Mara chiarisce subito che il ricavato del libro andrà copletamente al progetto Heal, il cui capo è l'oncologa del figlio Giacomo, sottolinendo che la Santarelli non ha alcun interesse economico dalla vendita del libro: «Con quello che ha passato non può subire anche la stupidità degli hater sui social». Elena ricorda l'operazione del figlio: «È stato un intervento molto lungo, di 14 ore, non mi vergogno di dirlo ma ho preso delle gocce per stare calma, anche perché venivo da 5 giorni precedenti in cui non ho né mangiato, né dormito. Ho consegnato mio figlio, come molte delle mamme fanno, a dei medici in sala operatoria e non sapevo se lo avrei rivisto e come».
La Santarelli spiega di aver voluto scrivere il libro sia per aiutare la ricerca, sia per far capire alle persone cosa avesse provato, soprattutto agli haters che l'hanno accusata sui social. Poi hiarisce: «Ora sto meglio, sono felice di vedere Giaomo che sta recuperando forze, chili ed energia, ma la verità è che non credo dormirò mai più serena». Elena poi ricorda che una grande ancora di salvezza è stata la sorella di Giacomo, Greta, che era troppo piccola per capire ma l'ha aiutata tanto con i suoi sorrisi.
Quando Giacomo è guarito hanno fatto un viaggio in tre a New York, a Disneyland, proprio dove il figlio aveva chiesto di andare: «È vero che la malattia interessa tutta la famiglia, ma il tumore è stato un viaggio che ha interessato me, Bernardo e Giacomo, così abbiamo voluto fare simbolicamente insieme noi tre». Poco dopo arriva il messaggio della dottoressa che ha curato il figlio durante il quale la Santarelli non riesce a trettenere le lacrime, così come durante il messaggio delle mamme che insieme a lei, con i loro bambini, hanno vissuto e vivono il calvario della malattia dei loro figli.
Poi Elena ammette che sta seguendo una terapia, un supporto che è per lei indispensabile, visto che dopo la lunga battaglia con Giacomo al tumore ha avuto un crollo psicologico: «Prima andavo in ospedale anche quando non c'era mio figlio, per fare coraggio alle mamme, ora vado solo se serve a Giacomo, ho deciso di pensare un po' a me stessa, sono molto fragile in questo momento, devo riprendermi e poi quando starò bene posso tornare in quel reparto e continuare a supportare quelle mamme».
Mara poi chiede di Bernardo e come hanno vissuto questo grande dolore: «Abbiamo avuto momenti di tensione, ma sono passati velocemente perché c'è comunque un grande amore». In diretta poi arriva il messaggio di Bernardo in cui si complimenta con Elena: «Sei una donna con la d maiuscola, che in un momento di grande dolore ha trovato il coraggio e la forza di aiutare gli altri con grande generosità».